Nel luglio del 2021 si sono conclusi i lavori di installazione della fibra ottica a Roccavivara, comune italiano di 700 abitanti nella provincia di Campobasso, in Molise. Il paese si trova nella valle del fiume Trigno e può godere tra le altre cose di una posizione geografica davvero suggestiva.

I lavori infrastrutturali sono stati realizzati da SITE S.p.A. per conto di Open Fiber, impiegando mediamente 12 addetti al giorno. Una rete in fibra ottica di 2,3 chilometri oggi connette 757 unità immobiliari in modalità FTTH, consentendo di navigare a una velocità che può arrivare fino a 1 Gbit/s.

Roccavivara entra così a far parte di quei piccoli comuni italiani che possono contare sulla Banda Ultra Larga. Un ulteriore passo verso la riduzione del digital divide e un servizio in più per i cittadini, che possono così accedere ai servizi digitali di ultima generazione con una connessione potente e senza interruzioni.

LA STORIA DI ROCCAVIVARA

I primi insediamenti presso Roccavivara risalgono all’epoca sannitica. Di questo periodo sono infatti i reperti archeologici rinvenuti nella zona: urne cinerarie e monete riconducibili alle guerre puniche.

Successivamente, il territorio fu occupato dalla tribù romana Voltinia, una delle più antiche Tribù Rustiche dell’antica Roma.

Nel Medioevo, Roccavivara fu un feudo di Gualtiero di Vollers, seguito da Bertrando Cantelmo. Dalla fine del XV secolo in poi il potere passò ai Sangro, ai Carafa e quindi alla famiglia Coppola, fino alla fine del Feudalesimo.

UN PICCOLO PAESE MA RICCO DI TRADIZIONI

Roccavivara è una piccola comunità in cui però abbondano usanze, riti e tradizioni, tenute vive dalla gente del posto. Il paese è innanzitutto famoso per la lavorazione del merletto, della tela e per i ricami in genere. In passato, quest’arte era tramandata di madre in figlia. Oggi il passaggio di consegne generazionale è svanito, ma l’attività non ha perso… il filo. Creatività, materie prime di pregio e una sempre più ampia disponibilità di colori consentono di conservare la tradizione, assecondando le recenti tendenze della moda.

A Roccavivara è molto partecipata la festa di Sant’Antonio Abate. Le celebrazioni iniziano il 6 gennaio, quando una processione parte dalla chiesa di Sant’Antonio per arrivare alla Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, e terminano il 17 gennaio. La sera della vigilia dell’Epifania, nella piazza principale del paese viene accesa la “Farchia”, una struttura a forma di torcia con della legna da ardere. Attorno, i Cantori intonano canzoni mentre il pubblico consuma vin brûlé e dolci.

Anche la festa di San Giuseppe è particolarmente sentita, tanto che ricorre due volte all’anno. Il 19 marzo e il 1° maggio le famiglie invitano a pranzo tre persone rappresentanti la Sacra Famiglia. Nel primo dei due giorni vengono preparati piatti a base di baccalà e cereali, mentre nel secondo giorno pietanze a base di carne. I due appuntamenti sono preceduti in entrambe le occasioni dalla “Benedizione del Pane” in chiesa.

Il 5 agosto si celebra invece la giornata della mietitura con una parata di carri allegorici. Si tratta della “Sfilata delle traglie”, che rievoca le antiche sfilate di carri addobbati di grano e trainati da animali. Oggi questa tradizione prosegue, anche se i carri sono perlopiù trainati da mezzi meccanici.

LUOGHI DA VISITARE

La principale attrazione di Roccavivara è la Chiesa di Santa Maria del Canneto, edificata nel XII secolo. Nella semplice facciata si apre un portale sormontato da una lunetta, che riproduce un agnello crocifero, un leone alato, tre figure umane e un toro. Sul lato destro della chiesa, si eleva il campanile a base quadrata risalente al 1329.

L’interno ospita un ambone del 1223 davvero spettacolare. La parte inferiore è composta da quattro colonne che sostengono tre archi a tutto sesto. La parte superiore è ripartita in sette nicchie che ospitano sei sculture di monaci e una che riproduce un leggio. I tre monaci di destra simboleggiano il lavoro, la preghiera e la benedizione. Quelli di sinistra rappresentano tre momenti della vita liturgica.

All’interno della Chiesa di Santa Maria del Canneto sono molto interessanti anche il crocifisso ligneo e una statua della “Vergine con Bambino” del XV secolo.