La banda larga è arrivata anche nel comune siciliano di San Biagio Platani, paese di poco più di 3.000 abitanti nel libero consorzio comunale di Agrigento. Da giugno 2019 a luglio 2020, SITE ha infatti portato a termine per Open Fiber i lavori di installazione della fibra ottica nel territorio comunale. Le abitazioni raggiunte dalla nuova infrastruttura sono state 2.782, per un’estensione totale della rete di 28 chilometri. L’opera è stata portata avanti per circa 200 giorni lavorativi. Questo intervento ha rappresentato un’altra piccola tessera nel complesso mosaico della riduzione del divario digitale in Italia. Oggi i cittadini di San Biagio Platani possono così sfruttare la rete a una velocità della banda larga che raggiunge i 100 Mps.

LA STORIA DI SAN BIAGIO PLATANI

L’origine di San Biagio Platani risale al 1635, quando Giovanni Battista Gerardi ottenne la “Licentia Populandi”, ossia la possibilità di popolare un feudo. Nel 1648 la località presentava un insediamento urbano di rilievo, sviluppato intorno alla Chiesa Madre e al palazzo baronale. L’incremento della popolazione avvenne in modo costante fino al 1653, quando il paese contava oltre 300 abitanti, perlopiù occupati nell’agricoltura estensiva. Nel 1666, grazie all’aumento della sua importanza, il feudo fu “promosso” da Baronia a Ducato.

Nel secolo successivo, una crisi produttiva arrestò l’andamento demografico. Il Settecento fu segnato infatti da tre pesanti carestie, che furono una delle cause della decadenza delle nobili famiglie siciliane. Il Ducato si dissolse nel 1812, quando la Costituzione siciliana, adottata dal Regno di Sicilia del reggente Francesco di Borbone, abolì il sistema feudale. Nel 1864, dopo essere entrato a far parte del Regno d’Italia, San Biagio aggiunse “Platani” al suo nome per distinguersi dagli altri San Biagio della penisola.

LA FESTA DEGLI “ARCHI DI PASQUA”

L’attrazione principale di San Biagio Platani è la Festa degli Archi di Pasqua, evento religioso che richiama turisti da tutto il mondo.

La festa si ripete ogni anno dal Seicento, periodo in cui le confraternite della “Madunnara” e della “Signurara” pensarono di celebrare la Pasqua attraverso la creazione di archi artistici lungo Corso Umberto I. L’apparato scenico della festa si rifà al concetto di arco trionfale, che nell’architettura basilicale rappresentava una soglia di passaggio. Gli archi di San Biagio Platani vogliono così ricreare uno spazio sacro in cui la vita trionfa sulla morte, evocando la risurrezione del Cristo.

LUOGHI ED EVENTI

Tra i luoghi da visitatore a San Biagio Platani c’è il Museo degli Archi di Pasqua, una sorta di archivio storico degli archi più belli realizzati nel corso degli anni.

La Chiesa Madre, costruita nel 1635 assieme alla fondazione dell’abitato, è stata più volte ristrutturata e ampliata fino al 1952, quando la facciata ottocentesca fu demolita assumendo l’aspetto attuale. La Chiesa del Carmelo risale invece al XVIII secolo. Al suo interno si possono ammirare colonne d’ordine corinzio e varie decorazioni in stile neoclassico.

Oltre alla celebre Festa degli Archi di Pasqua, un altro evento molto sentito dalla comunità locale è la Festa di San Biagio, Patrono del Comune (3 febbraio). In occasione di questa celebrazione è tradizione preparare piccoli pani denominati “panuzza di San Brasi”. A marzo si svolge poi la Festa di San Giuseppe e i Cannistri, mentre a dicembre il Natale viene celebrato con il caratteristico Presepe di Pane.