Villa del Bosco è un comune di poco più di 300 abitanti nella provincia di Biella, in Piemonte. Una realtà davvero piccola, ma non per questo esclusa dai processi di innovazione e trasformazione digitale che stanno coinvolgendo tutta la nostra penisola.
Nel corso del 2020 il paese si è dotato infatti di una rete in fibra ottica che ha collegato le 307 abitazioni dell’area comunale, garantendo ai residenti una connettività in modalità FTTH (Fiber-To-The-Home) e una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo.
La nuova infrastruttura – realizzata da SITE S.p.A su incarico di Open Fiber – copre un’estensione di 5,5 chilometri. Per realizzarla sono stati impiegati circa quattro mesi.
STORIA E LUOGHI DI VILLA DEL BOSCO
Il Comune di Villa del Bosco si trova nell’alto bacino del torrente Rovasenda. Dopo essere stato nel 1561 un feudo governato da Gian Tommaso Langosco, il suo controllo passò agli Avogadro fino al 1631 e in seguito ai signori di Buronzo. Le origini del paese sono strettamente legate alle due strutture storiche tuttora presenti nel territorio: il castello e la chiesa parrocchiale.
Il castello risale al 1431, anno in cui alcune documentazioni scritte ne fanno cenno per la prima volta. Con ogni probabilità l’edificio fu costruito per controllare la valle del torrente Rovasenda. Dopo il 1638, la struttura originaria fu integrata con l’attuale parte centrale e un piccolo appartamento. Il castello è stato poi ulteriormente modificato ed è ora di proprietà privata.
La chiesa parrocchiale di San Lorenzo sorse come Chiesa di Santa Maria di Villa tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV. Divenne parrocchia autonoma e fu intitolata a San Lorenzo nel 1500, mentre prima di allora il luogo di culto dipendeva dalla chiesa di Sostegno. Nel 1700 venne riedificata, acquisendo l’aspetto attuale. Negli anni ’80 furono eseguiti importanti lavori di restauro, mentre nel 2000 sono stati celebrati i 500 anni dalla nascita della parrocchia. Villa del Bosco ospita anche il Museo degli attrezzi agricoli e oggetti domestici antichi.
GLI ALBERI SECOLARI DI VILLA DEL BOSCO
A Villa del Bosco, come dice il nome stesso, non possono mancare i boschi. Ma ciò che rende questi boschi speciali è la presenza di alcuni alberi secolari di notevole rilevanza storico-naturalistica. Sono quattro, in particolare, gli alberi degni di nota.
A svettare su tutti è un tiglio di trenta metri, già noto a inizio Ottocento. E poi ci sono due imponenti castagni e una quercia, patrimonio di una natura da difendere e valorizzare. Si trovano tutti nella frazione Ferracane di Villa del Bosco.
L’enorme castagno di San Fabiano di Ferracane – che misura 21 metri di altezza e 185 centimetri di diametro – era già un punto di riferimento topografico sulle mappe militari nel periodo napoleonico. Il castagno di canton Rivetto non è da meno: 20,5 metri di altezza per 175 centimetri di diametro. I due alberi sono generosi anche nei loro frutti: quando è autunno producono castagne grandi il doppio della media.
A completare il quartetto delle meraviglie c’è poi la quercia di Fornacette, che si distingue per i suoi 27 metri di altezza e i 155 centimetri di diametro. Questi quattro alberi, simboli del paese, confermano la corrispondenza tra il nome della località e l’ambiente circostante, un contesto di perfetta armonia tra presenza umana e realtà naturale.