Presto anche il Comune di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, comunicherà velocemente grazie alla fibra. Se il piccolo paese della Valle del Serchio era nel Medioevo un importante luogo di passaggio sull’antica via Nuova Clodia (che da Lucca portava a Parma), oggi si prepara a collegarsi con tutto il mondo grazie all’installazione delle infrastrutture per la banda ultra larga.

Da ottobre 2018, SITE è infatti impegnata nei lavori di messa in rete delle 1.920 abitazioni del comune, per una lunghezza complessiva della rete di circa 25 km. A termine lavori, i 6.900 abitanti di Borgo a Mozzano potranno dunque navigare attraverso la tecnologia FTTH a una velocità di almeno 100 Mb/s.

Interventi come quello in corso a Borgo a Mozzano, comune che rientra nel Piano banda ultra larga di Open Fiber studiato per le aree “a fallimento di mercato”, favoriscono la riduzione graduale del divario digitale tra i piccoli paesi e i grandi centri della nostra penisola. Mai come in questo periodo storico di incertezze e difficoltà, dovute alla limitazione delle occasioni di incontro e della libertà di movimento, la questione della connessione veloce tramite banda larga o ultra larga si rivela di importanza strategica per affrontare il futuro.

IL PONTE DEL DIAVOLO, FRA STORIA E LEGGENDA

Il simbolo di Borgo a Mozzano è certamente il Ponte della Maddalena, meglio conosciuto però con il meno edificante soprannome di Ponte del Diavolo. Fatto costruire da Matilde di Canossa tra l’XI e il XII secolo d.C. è una delle costruzioni più bizzarre di tutta la Toscana.

A renderlo unico e “diabolico” è il suo profilo singolare, asimmetrico, disegnato da una grande arcata a tutto sesto affiancata da tre archi di dimensioni minori. È proprio la particolare e sinistra fisionomia che ha ispirato numerose leggende sulla sua costruzione.

Secondo una di queste leggende, il ponte fu costruito da San Giuliano (secondo un’altra versione, da un semplice capomastro) che, trovando difficoltà nel completarlo nei tempi richiesti, chiese aiuto proprio al diavolo, promettendogli in cambio l’anima del primo essere vivente che avesse attraversato il ponte. San Giuliano (o il capomastro) ingannò però Satana, facendo passare per primo sul ponte un cane attirato da una focaccia. Il diavolo si dovette dunque accontentare dell’anima dell’animale. Un’altra leggenda racconta che quel cane, un pastore maremmano bianco, si veda passeggiare sul ponte nelle notti di fine ottobre in cerca dell’anima del capocantiere che lo ha sacrificato al demonio.

LA POSIZIONE STRATEGICA

Borgo a Mozzano è il primo paese che si incontra entrando nella Valle del Serchio. Se l’appellativo Mozanus risale all’VIII secolo d.C., quando la zona era caratterizzata dalla presenza di piccoli villaggi, la Rocca di Mozzano appare per la prima volta in un documento ufficiale nel 1180, come proprietà dei signori feudali Suffredinghi. Una volta conquistata da Lucca, la località di Borgo a Mozzano si trasformò in uno dei centri chiave della valle, grazie alla sua posizione strategica. Particolarmente affascinante è il centro storico, che si sviluppa attorno a tre vie principali che si incuneano tra palazzi medievali, orti e giardini.

LUOGHI ED EVENTI

Per chi vuole trascorrere una bella giornata a Borgo a Mozzano, oltre al Ponte della Maddalena, consigliamo di visitare le principali chiese del paese, prima fra tutte la Chiesa di San Rocco, splendido edificio in stile tardo barocco, frutto di una ricostruzione settecentesca. Al suo interno troviamo opere attribuite a Giovan Battista Lazzari, Sebastiano Lippi, Giovan Maria Michelaggi, Ippolito Santini e Luigi Ademollo.

La Chiesa di San Jacopo è un edificio a tre navate costruito tra i secoli XI e XII che racchiude pregevoli opere d’arte. Il Convento di San Francesco è invece del Cinquecento; abitato fino agli anni ’80 dai frati minori francescani oggi ospita un centro di accoglienza per anziani. La Chiesa del Santissimo Crocifisso, come suggerisce il nome, ospita un’immagine di Gesù Crocifisso del XVI secolo, che secondo la tradizione allontanò la peste del 1630.

A Borgo a Mozzano, inoltre, passava la famigerata Linea Gotica, la linea difensiva tedesca che tagliava in due l’Italia durante le fasi finali della Seconda guerra mondiale. Sono conservate perfettamente numerose fortificazioni, bunker, gallerie e valli anticarro scavate nella roccia.

Il paese organizza anche diverse manifestazioni che, per almeno qualche giornata, rendono Borgo a Mozzano caput mundi: gli amanti dei fiori non possono infatti mancare alla Biennale dell’Azalea, in programma nel mese di aprile, mentre curiosa a queste latitudini è la Sagra del Baccalà, che si tiene il 1° maggio nella frazione di Anchiano in collaborazione con la città gemellata di Aalesund (Norvegia).

Sembra particolarmente divertente e allo stesso tempo “spaventosa” anche la locale festa di Halloween, una celebrazione che dura diversi giorni e che offre attrazioni, concerti, giochi interattivi e rievocazioni. Tutto, ovviamente, dal gusto macabro e spettrale. D’altronde, in un luogo reso famoso dal Ponte del Diavolo, non poteva essere altrimenti.