Anche Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, può ora contare sulla fibra ottica. Alla fine dello scorso anno sono infatti terminati i lavori di posa dell’infrastruttura su parte del territorio comunale, che ora potrà godere di una connettività ultra veloce. Le unità abitative di Giffoni Valle Piana raggiunte dalla fibra sono state 57, per un totale di 1,8 chilometri di estensione della rete. La rete di ultima generazione, targata Open Fiber e realizzata da SITE, è sviluppata in modalità FTTH (Fiber-To-The-Home, con la fibra ottica che arriva dentro casa), l’unica in grado di assicurare una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo.

LA STORIA DI GIFFONI VALLE PIANA

Giffoni Valle Piana si trova a 250 metri sul livello del mare e ha una popolazione di circa 12.000 abitanti. È un paese ricco di storia, di resti antichi e di leggende. E ancora oggi sa attrarre l’interesse di migliaia di visitatori. Le sue origini risalgono al III secolo a.C., quando il territorio fu colonizzato dai Picentini, che qui vi fondarono Picenza. La città fu distrutta due volte dai Romani e poi assorbita dai grandi proprietari terrieri dell’epoca. Le successive incursioni barbariche e la malaria ne decretarono la rovina economica.

I Longobardi hanno lasciato qui un segno importante della loro presenza, diffondendo il culto di San Giorgio ed edificando chiese in suo onore, il castello e il borgo sottostante. Nell’anno 1000 Giffoni era controllata dai Normanni e in seguito dagli Svevi, sotto i quali la località godette di un periodo di pace e prosperità.

Nel 1266 il Regno di Napoli passò agli Angioini, che soffocarono la città con un’oppressiva imposizione fiscale. Andrà meglio con gli Aragonesi, grazie ai quali Giffoni sviluppò l’arte della lana, evolvendo in attività prima artigianale e poi industriale. Dopo la profonda crisi del Seicento (causata soprattutto dalla peste del 1656), Giffoni si risollevò durante il Regno Borbonico, quando le condizioni di vita della popolazione migliorarono.

A GIFFONI VALLE PIANA UN FESTIVAL CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO

Giffoni Valle Piana è la sede del famoso Giffoni Film Festival, il festival cinematografico per bambini e ragazzi che si svolge ogni anno nel mese di luglio. Inaugurato nel 1971, quest’anno il festival compie i 50 anni di vita. Una lunga storia che ha significato anche evoluzione, tanto che l’evento ha accompagnato il cambiamento dei tempi anche con una mutazione di denominazione. Dal 2009 al 2019 si è infatti chiamato Giffoni Experience, mentre dal 2020 è diventato Giffoni Opportunity. Cambiamento sì, ma anche continuità. Uno degli aspetti curiosi e “sentimentali” di questa rassegna è che chi la fondò nel 1971, l’allora diciottenne Claudio Gubitosi, oggi ne è ancora il direttore artistico.

L’evento dura tradizionalmente dieci giorni e quest’anno è programmato dal 21 al 31 luglio. Saranno 150 i film che verranno proposti nelle varie sezioni e 9 i grandi eventi dedicati alle anteprime. Gli oltre 100 ospiti invitati saranno protagonisti con i ragazzi nelle diverse attività di incontro, dibattito e performance.

LUOGHI DA VISITARE A GIFFONI

La piazza Mercato è uno dei simboli di Giffoni. Vi si affacciano il palazzo baronale e l’iconica fontana, realizzata su disegno del Vanvitelli tra il 1871 e il 1873. Interessante è anche il Tempio di Ercole, che risale al I secolo d.C. Sorto su una necropoli romana, oggi conserva una lapide dedicata a un senatore romano e i resti di un mosaico. La Chiesa della SS. Annunziata è stata invece costruita nel 1511. Presenta una struttura a croce latina con tre navate, mentre il rivestimento è in stile barocco. Ai lati della navata centrale si possono osservare 14 tele che rappresentano le varie stazioni della via Crucis.

Il Convento dei Padri Cappuccini “S. Antonio” fu eretto tra il 1584 e il 1588. Elemento di rilievo della chiesa è l’elegante altare maggiore di marmo, su cui spicca un quadro della Santissima Trinità. Escludendo la struttura della chiesa, l’edificio del convento è di forma quadrangolare, con un chiostro al centro. Il piano superiore è composto da 30 celle, che ospitano gli allievi che si preparano al sacerdozio.