Durante l’estate SITE ha portato a termine i lavori di installazione della fibra ottica nel piccolo comune piemontese di Monastero di Lanzo, incluso nella città metropolitana di Torino. Gli interventi, iniziati nel marzo 2021, sono stati realizzati per conto di Open Fiber.

I 350 residenti del paese possono ora usufruire della banda larga e sfruttare la rete a una velocità di 1 Gbps in modalità FTTH (Fiber To The Home). Le abitazioni raggiunte dalla fibra ottica sono 770, per un’estensione totale dell’infrastruttura di 11,9 chilometri. L’opera è stata realizzata in circa 190 giorni lavorativi.

Con questo intervento, SITE continua a connettere l’Italia e a ridurre il divario digitale nazionale. È anche dal livello di digitalizzazione delle piccole realtà, comprese quelle più isolate e disagiate, che si misura la capacità di affrontare le sfide del presente. Accedere ai servizi digitali più avanzati, favorire lo smart working e la didattica a distanza saranno infatti condizioni necessarie per il progresso del Paese (anche al di là del periodo pandemico) e per permettere alle persone di continuare a vivere e a lavorare nei piccoli centri anziché spostarsi nelle grandi città.

LA STORIA DI MONASTERO DI LANZO

Monastero deve il suo nome al fatto che attorno all’anno Mille ci fosse un monastero di monache benedettine, dipendente dall’Abbazia di San Mauro di Pulcherada. Furono proprio i Benedettini a dare impulso a questa località, attraverso le attività agricole e di pastorizia. L’ultima traccia dei monaci si registra nel XII secolo, quando venne eretto un campanile in pietra in stile romanico, oggi riconosciuto come Monumento Nazionale.

Il Quattrocento fu un periodo particolarmente nero per Monastero, segnato dalla peste e dalla “caccia alle streghe”. Nella zona diverse donne furono infatti accusate di stregoneria e poi giustiziate. I secoli successivi furono più tranquilli: la fine delle epidemie e la coltivazione della patata migliorarono le condizioni di vita della popolazione. Nel 1724 Monastero divenne feudo dei Giriodi, Signori di Costigliole Saluzzo, cui venne assegnato il titolo di conti. Nel 1862 venne aggiunto a Monastero l’attributo di “Lanzo”, per evitare omonimie con altre località. A partire dal 1880 si è registrato un graduale spopolamento del paese, che è passato dai circa 2.000 abitanti dell’epoca alle poche centinaia attuali.

LUOGHI ED EVENTI

La Chiesa dei Santi Anastasia e Giovanni Evangelista è la parrocchiale di Monastero di Lanzo. Esternamente, presenta una facciata a salienti, un portale maggiore a doppio battente e una finestra di forma semicircolare. Annesso alla parrocchiale c’è il campanile romanico a pianta quadrata, alto 23 metri. L’interno della chiesa si compone di tre navate: nella navata centrale, composta da quattro campate, tre di esse hanno la volta a botte e una a crociera; nelle navate laterali, composte da cinque campate, si alternano volte a vela, a crociera e a botte. Il presbiterio sopraelevato ospita l’altare maggiore in stile barocco e un’edicola con la pala che raffigura la Madonna con Bambino e sant’Anastasia.

Tra le frazioni di Lanzo, la più nota è Chiaves, dove sorge il Parco della Resistenza e della Pace. Il suo abitato è caratterizzato dalle “quintane”, stretti vicoli che si intersecano fra le case.

L’evento principale di Monastero di Lanzo è la festa della patrona Sant’Anastasia, che si svolge a metà novembre. In questa occasione, cene e concerti si accompagnano a un mercatino artigianale natalizio.