Sono terminati nell’ottobre dello scorso anno i lavori di installazione della fibra ottica a Rocca San Casciano, comune in provincia di Forlì-Cesena. Rocca San Casciano è un paese di poco meno di 2.000 abitanti situato nella media valle del fiume Montone. Proprio l’antico nome del Montone, “Casatico”, sembra avere dato origine al toponimo.
La rete in fibra ottica, realizzata da SITE S.p.A. per conto di Open Fiber, raggiunge 1.338 unità immobiliari per un’estensione di circa 25 chilometri. Per la sua installazione sono state impiegate mediamente tre persone a tempo pieno per tutto il periodo del cantiere.
Quella di cui possono avvalersi oggi i residenti di Rocca San Casciano è una banda ultra larga ad altissimo potenziale. La velocità di connessione dipende dai tipi di contratto proposti dagli operatori fornitori del servizio.
LA STORIA DI ROCCA SAN CASCIANO
L’origine di Rocca San Casciano è medievale. Esistono infatti diversi documenti che ne fanno cenno già nell’884. L’edificio più antico della località è una pieve romanica costruita sui resti di un edificio pagano, mentre il primo accenno a un castello è del 1197.
Dal 1000 al 1382, l’area è stata sotto il controllo del Vescovo di Forlimpopoli. In seguito passò alla Repubblica Fiorentina, diventando il capoluogo della Romagna Toscana.
Nei corso dei decenni, il dominio del paese passò di mano in mano: dai conti Guidi alla famiglia Calboli, dai Visconti agli Ordelaffi. La città continuò per secoli a restare sotto l’influenza di Firenze. Anche con l’annessione al Regno d’Italia, fu inclusa nella provincia toscana.
È solo nel 1923 che Rocca San Casciano è entrata a far parte della provincia di Forlì e, a partire dal Secondo dopoguerra, della regione Emilia Romagna.
LA FESTA DEL FALÒ A ROCCA SAN CASCIANO
Rocca San Casciano è famosa soprattutto per la Festa del Falò, manifestazione che si svolge a inizio primavera. L’evento incarna una sorta di disfida tra i due rioni del paese, che competono tra loro per dare vita al falò più spettacolare.
La manifestazione inizia con il suono delle campane a festa che accompagna l’arrivo delle fiaccole benedette dal sacerdote. La tradizione vuole infatti che i falò siano dedicati a San Giuseppe, per far sì che il santo favorisca un buon raccolto.
Con le fiaccole si accendono poi le torce artigianali, utilizzate da due squadre di venti persone per dare fuoco ai grandi pagliai. La velocità di propagazione e l’altezza delle fiamme sono i criteri principali con i quali viene valutata la migliore accensione.
Attorno ai due falò in competizione, si scatenano inoltre spettacoli pirotecnici denominati “le Botte”, che colorano la notte di colori e geometrie sorprendenti.
La festa si sposta poi nella piazza del paese, dove sfilano i carri allegorici con centinaia di figuranti in costume, per poi proseguire con balli fino a tarda ora.
LUOGHI DA VISITARE
A Rocca San Casciano è senz’altro da vedere la particolarissima Piazza Garibaldi, di forma triangolare e circondata da portici. Nella stessa piazza, si può inoltre ammirare la Torre Civica o dell’Orologio, risalente alla fine del 1600.
All’interno dell’abitato si trova la chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Lacrime, eretta verso la fine del XVIII secolo. Il castello di Rocca San Casciano, chiamato “Castellaccio”, è situato invece sopra il paese e sembra sorvegliarlo dall’alto.
A quattro chilometri dall’abitato, si trova inoltre l’interessante Abbazia di San Donnino in Soglio, edificata intorno all’anno Mille. Si tratta di una costruzione a fortilizio, considerata una delle più importanti abbazie benedettine della Romagna Toscana.
Rocca San Casciano offre al turista anche dei percorsi naturalistici organizzati, conosciuti come i Percorsi della Margherita: quasi 70 chilometri di sentieri, mulattiere e strade bianche che si diramano dal paese fino alle colline circostanti.