Descrizione Progetto

L’innovativo Tecnopolo di Bologna è pronto per ospitare il nuovo Data Centre ECMWF realizzato sotto la guida di SITE

SITE ha gestito i lavori che hanno portato alla realizzazione del Data Center del Tecnopolo di Bologna, l’innovativa struttura che si estende per oltre 120mila metri quadri di superficie dove prima sorgeva l’ex Manifattura Tabacchi. L’edificio è stato completamente trasformato per poter ospitare al suo interno il Data Centre ECMWF, Centro Meteorologico Europeo. Definito dal Presidente della regione come “una vera e propria città della scienza al servizio dell’uomo”, oggi il Tecnopolo di Bologna è un hub di importanza nazionale ed europea, dedicato a nuove tecnologie, Big data, climatologia e Human Development.

Cliente:

La Regione Emilia-Romagna è l’ente che gestisce e promuove progetti e iniziative legati allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio. A partire dal 2020, la Regione ha affidato a SITE la gestione dei lavori finalizzati alla realizzazione del Data Centre ECMWF, con l’obiettivo di riqualificare in via Stalingrado, l’area delle Botti, una parte del patrimonio industriale dell’ex Manifattura Tabacchi. Si parla della realizzazione di un progetto di rilevanza internazionale finalizzato ad accrescere ulteriormente il prestigio della città e accogliere il meglio della ricerca scientifica, dell’innovazione e della tecnologia. Grazie ad investimenti regionali, europei e nazionali, il futuro Hub del Tecnopolo di Bologna è infatti destinato a diventare un punto di riferimento internazionale per l’economia digitale, la ricerca e l’innovazione, i Big Data, i cambiamenti climatici e il supercalcolo.

Obiettivo: 

La prima sfida affrontata da SITE per la realizzazione della nuova sede del Data Centre ECMWF è stata in primo luogo quella di dover riqualificare un’opera progettata negli anni Cinquanta dal grande Ing. Pier Luigi Nervi, salvaguardando il suo lavoro e la sua moderna architettura, ma reinterpretando gli spazi al fine di renderli all’avanguardia e adattarli alle nuove esigenze del centro ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts): realizzare un’infrastruttura tecnologica in grado di accogliere uno dei supercomputer tra i più potenti al mondo. Il Tecnopolo di Bologna diventerà quindi la nuova sede del Data centre del Centro Meteo Europeo e aprirà le porte alle ultime tecnologie di supercalcolo per perseguire i propri obiettivi strategici, a partire dal miglioramento delle previsioni delle temperature e dei venti, e dalla maggiore frequenza – da bisettimanale a giornaliera – delle previsioni a lungo termine, anche nell’ottica di prevenire gli eventi meteorologici estremi. Oltre al cuore tecnologico del Centro Meteo Europeo, il Tecnopolo di Bologna sarà la casa del supercomputer Leonardo, parte della rete di calcolo europea ad alte prestazioni che elaborerà i dati delle più importanti istituzioni scientifiche nazionali, dall’Agenzia Italia Meteo all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

Soluzione: 

L’area destinata al centro meteo è stata ristrutturata sotto la guida di SITE, nell’arco di circa due anni, nonostante i rallentamenti e le difficoltà subentrate con la pandemia. SITE allo stesso tempo si è occupata anche della realizzare degli impianti elettrici e del Power Center. L’hub realizzato coniuga la storia legata al suo celebre costruttore con l’innovazione: ricercando il giusto equilibrio tra la parte strutturale e impiantistica per garantire la sicurezza e il giusto funzionamento dell’edificio.

All’interno del Tecnopolo sono state effettuate, in sintesi, le seguenti attività:

  • Riqualificazione di un’area di 9000 mq di superficie
  • Installazione di 10 MW di potenza elettrica
  • Trasformazione di un complesso di edifici storici degli anni Cinquanta in una struttura moderna e della massima classe di resistenza sismica (livello IV)
  • Realizzazione di 2 Data Hall di 1000 mq ciascuno e 2 stanze per il Data Storage di 500 mq ognuna
  • Installazione di enormi macchine che costituiscono i due High Performance Computing (HPC) del Data Centre che entreranno in funzione a metà del 2022 e fornirà le previsioni meteo a oltre 30 nazioni, costituendo il più grande archivio dati al mondo.

La realizzazione di questa grande opera è stata possibile grazie al lavoro di squadra, l’impegno e la professionalità di oltre 750 persone. Con questa infrastruttura e il completamento del progetto del Tecnopolo di Bologna, l’Italia otterrà una posizione di primato e assoluta eccellenza nell’ambito dei Big data e della capacità di calcolo. Una posizione che cambierà la geopolitica del supercalcolo mondiale e il peso della Data Valley emiliana-romagnola poiché in essa si concentrerà oltre l’80% della potenza di calcolo nazionale e il 20% di quella europea, avvenimento che renderà il nostro Paese in grado di competere con i territori più avanzati d’Europa e del mondo.

Approfondimenti: