Alla vigilia della Cerimonia conclusiva della consegna dei diplomi, si è svolta lunedì 17 settembre, la giornata finale di presentazione e valutazione dei progetti di team work dei 21 ragazzi protagonisti della seconda edizione della Scuola di Alta formazione di Ingegneria dei Sistemi per la Mobilità Integrata.

I lavori di gruppo sono stati una delle novità introdotte nel programma didattico dell’edizione di quest’anno in sostituzione dei precedenti test scritti.  Gli studenti sono stati invitati, ai fini della loro valutazione conclusiva, allo sviluppo di casi pratici proposti dalle aziende leader del settore dei trasporti per dimostrare le conoscenze acquisite e le loro abilità professionali nell’ambito ICT, infrastrutture e segnalamento ferroviario.

Questa iniziativa ha visto protagonisti di questo percorso, la nuova generazione di ingegneri pronti a raccogliere le sfide lanciate dalla “mobilità integrata”.

A livello organizzativo i ragazzi sono stati suddivisi in 4 gruppi eterogenei con background accademici diversi (Ing. Civili, Elettronici, Gestionali, Informatici, Meccanici etc.) e affiancati sia da tutor aziendali che dai docenti del corso, al fine di garantire, tutto il supporto necessario per affrontare le eventuali difficoltà, date dalla mancanza di esperienza sui temi assegnati e il poco tempo a disposizione.

I compiti assegnati hanno sicuramente messo a dura prova i ragazzi per la complessità degli elementi da considerare all’interno di progetti che richiedevano un approccio più aziendale che accademico in un settore poco conosciuto come il trasporto ferroviario, ma i risultati raggiunti hanno superato le aspettative delle stesse aziende, come ALSTOM e RFI che hanno proposto gli argomenti oggetto di valutazione finale e iniziato a farsi un idea insieme agli altri partner, molto più chiara sulla scelta dei candidati a cui offrire un’esperienza professionale nella propria organizzazione.

Per avere una visione della tipologia di progetti  di cui stiamo parlando vi proponiamo una sintesi dei temi assegnati ai 4 gruppi di neo – Ingegneri:

  • GRUPPO I: Progettazione e configurazione Hardware di un impianto InterlockingQuesto significava per i ragazzi progettare in tutte le sue parti e configurare successivamente un sistema per il trasporto ferroviario in grado di controllare i vari enti (ad esempio i segnali luminosi, casse di manovra, circuiti binari, etc.) per consentire la gestione del traffico e garantire la circolazione in sicurezza dei treni.
  • GRUPPO II: Definizione di un piano di Verifica & Validazione applicato ad un sistema interlocking nel caso pratico della stazione di Bari Parco Nord. Si trattava in questo caso di applicare sempre all’interno del settore ferroviario, due processi volti  a garantire la massima sicurezza  e livello di integrità (SIL4) e dimostrare il corretto funzionamento nell’adozione di  un sistema di interlocking  progettato nel rispetto delle normative di sicurezza, delle specifiche e dei requisiti richiesti dal suo committente.
  • GRUPPO III: Soluzioni per la supervisione safety-related per il traffico su gomma. L’obiettivo di questo progetto era invece stato quello di sviluppare un’architettura e infrastruttura di supervisione della sicurezza in autostrada per ridurre il problema più diffuso del traffico su gomma: l’elevato numero di incidenti stradali causati per il 94% dagli errori umani.
  • GRUPPO IV: Progettazione di un architettura TCMS (Train Control & Management System) di un veicolo ferroviario e diagnostica remota, nello specifico all’interno di un treno di composizione variabile composto da una locomotiva, una carrozza passeggeri e una carrozza con pilota. La sfida dei ragazzi attraverso la progettazione di un TCMS è stata quella di agevolare e integrare in un protocollo comune di comunicazione chiaro, semplice e sicuro i processi di comunicazione e la gestione dei dati provenienti da alcuni sistemi a bordo treno (PIS, gestione automatica delle porte, boccole etc.) molto diversi fra loro che funzionano con una propria logica e linguaggio per garantire la sicurezza e il loro corretto funzionamento con una corretta manutenzione.

Abbiamo visto così durante le presentazioni dei lavori, gli studenti mettersi in gioco e dimostrare con le loro esposizioni in aula e i loro feedback sull’esperienza di team building maturata insieme ai colleghi e le aziende partner:

  • la loro grande soddisfazione per aver fatto qualcosa di concreto e stimolante;
  • una grande maturità e un alto livello di preparazione;
  • una grande consapevolezza di avere molta più padronanza e conoscenza degli argomenti e dei contenuti forniti dalla Scuola rispetto quella iniziale, prima di ritrovarsi uno di fronte all’altro, in gruppo, con in testa grandi punti interrogativi su dove iniziare e come approcciare operativamente al loro progetto di valutazione;
  • l’aver capito che lavorare insieme per un obiettivo comune significa crescere, ampliare le proprie prospettive, mettersi in discussione, ascoltare, avere fiducia degli altri e responsabilizzarsi, dare ognuno il proprio contributo e condividere la propria esperienza, le proprie conoscenze e i punti di vista, apprendere e insegnare;
  • che il mondo del lavoro può essere più complesso ed esigente rispetto a come viene descritto nella teoria;
  • che avere accanto una figura di riferimento per suggerimenti, consigli e feedback a cui poter fare sempre affidamento come il tutor aziendale è una gran fortuna. Nel mondo del lavoro questa possibilità non la si può dare per scontato.

L’introduzione di questi lavori come nuovo strumento didattico e l’evento di presentazione di lunedì sono stati, a nostro avviso, un bel banco di prova per tutta la platea di partecipanti, molto di più di un semplice esercizio didattico, ma la dimostrazione tangibile degli ottimi risultati raggiunti dagli investimenti congiunti e dalla collaborazione fra la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna e le aziende leader del settore dei trasporti.

Una partnership nata con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta formativa per creare nuove figure professionali specifiche di Ingegneria dei sistemi per la mobilità integrata, in grado di soddisfare i bisogni e le esigenze di un settore in forte crescita ed evoluzione.