SITE sceglie di continuare a sostenere la ricerca sui tumori pediatrici con AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che finanzia dal 1965 la migliore ricerca oncologica in Italia. Site affianca AIRC dal 2015 finanziando una borsa di studio biennale destinata ad un giovane ricercatore, quest’anno la vincitrice del bando è stata Alessandra De Feo. Abbiamo intervistato Alessandra e il Professor Pier Luigi Lollini, Ricercatore AIRC e Consigliere AIRC del comitato Emilia Romagna.

Intervista al Professor Pier-Luigi Lollini
Professore ordinario – Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale –

Cos’è la ricerca scientifica in oncologia?
L’obiettivo della ricerca sul cancro è definire le cause dei tumori, sia per quanto riguarda i cancerogeni ambientali, sia per quanto riguarda i geni e le proteine che sono alterati nelle cellule tumorali e ne determinano la malignità.
Conoscendo i cancerogeni possiamo evitarli, quindi la ricerca è fondamentale per la prevenzione dei tumori; conoscendo i meccanismi molecolari che sostengono la crescita tumorale possiamo bloccarla, quindi la ricerca è alla base di tutte le terapie dei tumori.

In che direzione sta andando la ricerca?
La moderna terapia a bersaglio molecolare è basata su due passaggi essenziali: prima si scopre una molecola fondamentale per la sopravvivenza dei tumori, contro cui dirigere la terapia, poi si producono dei farmaci specifici per colpire il nuovo bersaglio.
Questo approccio ha già portato a nuove terapie per molti tipi di tumore. Nel prossimo futuro ci attendiamo che le tecnologie di analisi del DNA e delle cellule tumorali scopriranno nuovi bersagli molecolari, contribuendo a diagnosi e terapie sempre più precise e meno tossiche.

L’ammontare dei finanziamenti AIRC in Italia e Emilia-Romagna ogni anno.
L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) è il principale finanziatore della ricerca italiana sui tumori. Negli ultimi 5 anni AIRC ha distribuito finanziamenti per quasi mezzo miliardo di Euro.
Nel 2016 AIRC ha finanziato la ricerca sul cancro italiana con oltre 104 Milioni di Euro, sostenendo 615 progetti di ricerca e 190 borse di studio. In Emilia Romagna ci sono 48 progetti di ricerca attivi nel 2016, finanziati con 4.370.000 Euro.

Intervista ad Alessandra De Feo, ricercatrice AIRC

Cosa l’ha spinta ad intraprendere questo progetto con Airc?
Ho scelto AIRC perché è l’unico ente libero in Italia che mette a disposizione ogni anno finanziamenti per far crescere sempre di più la qualità della ricerca oncologica in Italia. Eroga e raccoglie fondi per l’attivazione di borse di studio di varie tipologie, per l’Italia e per l’estero, per la formazione oncologica di giovani come me pronti e determinati a diventare ricercatori indipendenti.

Qual è il tema della ricerca che porterà avanti grazie alla borsa di studio finanziata da Site e quali sono i risultati attesi?
Caratterizzare gli esosomi derivati da cellule di sarcoma di Ewing in relazione al loro contenuto in microRNA e/o proteine in particolare.
Il progetto si compone di una parte prettamente sperimentale e preclinica compiuta su modelli cellulari in vitro e di una parte di validazione/verifica su materiale derivante da prelievi di sangue effettuati direttamente sui pazienti.

Oggi molti ricercatori scappano all’estero per avere maggiori possibilità. E’ davvero così difficile fare ricerca in Italia?
In Italia è difficile lavorare nell’ambito della ricerca ma grazie all’AIRC e ai suoi donatori è possibile fare ricerca scientifica con l’obiettivo di rendere il cancro sempre più curabile. Il lavoro dei ricercatori è fondamentale per produrre quell’innovazione non solo tecnologica ma anche culturale che costituisce uno dei principali motori della nostra società. Eppure, in Italia è una figura ancora poco considerata e spesso incompresa dalle Istituzioni questo fa si che si verifichi la nota fuga dei cervelli all’estero per vedere realizzati i propri sogni.