Da aprile dello scorso anno, SITE ha preso parte – al fianco di Fastweb, TIM e Intred, nelle aree geografiche a loro affidate – all’importante iniziativa del “Piano scuola per la banda ultra larga” con l’obiettivo di sviluppare e digitalizzare le scuole italiane. Il Piano rispecchia la visione operativa e la posizione del Governo rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. L’esperienza degli ultimi due anni, profondamente segnati dalla pandemia, ha reso ancor più prioritaria, la sua fase di attuazione.
Il Piano Scuola per la Banda ultra larga
L’intervento su scala nazionale è stato approvato con il decreto del Ministro dello sviluppo economico, il 7 agosto 2020, nell’ambito della “Strategia Banda ultra larga” e rientra nell’attuazione del Protocollo di intesa firmato fra il Ministero dell’istruzione e il Ministero dello sviluppo economico in data 27 ottobre 2015, prot. n. 33, ed è svolto in collaborazione con il Ministro dell’innovazione tecnologica e la transizione digitale.
L’obiettivo del “Piano scuola” con valenza pluriennale – si prevede il suo completamento entro il 2024 – è quello di consentire l’accesso a Internet nelle scuole alla massima velocità disponibile e prevede la messa a disposizione di connettività fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100 Mbit/s simmetrici, a favore delle istituzioni scolastiche ed educative statali. Per un totale di circa 35.000 edifici, è previsto il collegamento di tutti i plessi scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado su tutto il territorio nazionale, e tutti i plessi delle scuole primarie e dell’infanzia ubicate nelle “aree bianche” già interessate da interventi infrastrutturali.
La sua attuazione è stata affidata alla società in house del Ministero dello sviluppo economico, Infratel Italia attraverso due modalità:
- le Regioni Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento gestiscono direttamente le attività con le rispettive società in house;
- con l’espletamento della relativa procedura di gara che ha previsto la suddivisione geografica delle altre restanti Regioni in 7 lotti, pertanto le attività sono state affidate a: Fastweb (4 lotti: regioni Liguria, Piemonte, Lazio, Sardegna, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia), Tim (2 lotti: Toscana, Veneto, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia) e Intred (1 lotto: Lombardia).
Le attività operative previste per la digitalizzazione dei plessi scolastici comprendono la realizzazione dell’infrastruttura in fibra ottica insieme alla fornitura di tutti i materiali di installazione e di cablaggio e la fornitura degli apparati utente (CPE) all’interno degli edifici e il collegamento fisico degli stessi sulla rete comunale e sulla rete nazionale, l’assistenza tecnica e la manutenzione per un periodo complessivo di 5 anni.
A che punto siamo
Le scuole del Piano per la banda ultra larga attualmente in fase operativa sono circa 32.677 di cui 29.533 sono quelle affidate agli operatori tramite procedure di gara.
Alla data del 31 maggio, Fastweb (6385 scuole connesse),TIM (4598), Intred (1630) hanno attivato insieme intorno ai 12.168 istituti, che corrispondo a quasi il 40% del totale previsto dal bando. In questo scenario di digitalizzazione anche SITE sta dando il proprio contributo per la digitalizzazione delle scuole, con il compito di realizzare le infrastrutture di rete per circa 3.178 istituti.
Al 31 maggio la fibra ottica e gli apparati per la connessione in rete messi a disposizione da SITE sono arrivati a collegare circa 2.089 plessi scolastici e ad attivare il servizio internet in circa 3.739 istituti, rispettivamente in Liguria, Lazio, Campania e Sicilia per conto di Fastweb, in Toscana per conto di TIM e in Lombardia per conto di Intred.
Sebbene il completamento del Piano scuola è previsto entro il 2024, per dare seguito all’importante obiettivo di digitalizzare la scuola italiana e ridurre le disuguaglianze tra il Nord e il Sud del Paese, gli operatori stanno cercando di accelerare il più possibile lo stato di avanzamento delle attività di realizzazione, nonostante si trovino di fronte a numerose sfide lanciate dalla pandemia da Covid-19. Parliamo dello svolgimento dei lavori durante il periodo delle attività didattiche svolte in modo ibrido in presenza e in DAD, del rialzo dei prezzi delle materie prime e della difficoltà a reperire le risorse interne e quelle esterne al mercato al fine di soddisfare l’incremento delle richieste d’intervento e di accelerazione sui progetti.
Cosa ci si aspetta dall’ Educazione nell’era digitale
Il “Piano scuola per la banda ultra larga” porterà con sé una profonda trasformazione culturale e metodologica nel mondo delle didattica e dell’istruzione perché prevede una dimensione tecnologica che stia al passo delle innovazioni e dei vantaggi dell’era digitale e un vero e proprio sforzo collettivo per realizzare una scuola orientata al futuro e alle esigenze delle nuove generazioni di studenti.
La scuola è, potenzialmente, il più grande generatore di domanda di innovazione, e quindi di digitale, ed è in quest’ottica che questo Piano potrà, dopo il suo completamento, far sprigionare questo potenziale.
Questo intervento introdotto dal Piano Scuola, di conseguenza innescherà un processo di trasformazione nell’ambito dell’istruzione che sarà correlato alle stesse sfide che la società in generale sta già affrontando in ogni settore. L’educazione nell’era digitale, quindi, dovrà essere in grado di interpretare e sostenere l’apprendimento in ogni sua forma e in tutti contesti della vita quotidiana e di crescita degli individui.
Si tratterà di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, e come piattaforma che metta gli studenti e i loro insegnanti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita come individui, cittadini e professionisti.
SITE crede in questo paradigma, secondo cui le tecnologie messe al servizio della formazione e dell’apprendimento, possono abilitare e rendere inclusivo ogni ambiente, ridurre le distanze fisiche tra le persone, consentire la condivisione, estendere la conoscenza e far crescere le competenze trasversali.
Le tecnologie previste dal Piano sono quindi degli strumenti molto importanti messi a disposizione, da Infratel e il Ministero dello sviluppo economico, per vincere e rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre di più agilità mentale, nuove competenze e un ruolo attivo dei giovani.